La cura delle ferite difficili e delle ulcere cutanee prende avvio già nell’ Antico Egitto con il ricorso al miele e con il bendaggio multistrato, metodica assai nota nella gestione delle mummie.
Attualmente la Medicina Rigenerativa ha fatto passi da gigante con il ricorso al Gel di Piastrine che , per il tramite appunto dei fattori di crescita contenuti nelle piastrine , agisce sulle cellule staminali quiescenti , attivandole e permettendo loro di rigenerare i tessuti. La metodica risente fondamentalmente dei grossi limiti dovuti alla mancata concessione dei permessi autorizzativi da parte dei Centri Trasfusionali competenti.
Il superamento delle suddette difficoltà autorizzative , dovuto alla volontà dei Trasfusionisti di non perdere il loro controllo sull’uso degli emoderivati, è possibile mediante il ricorso alle cellule staminali presenti oltreché nel grasso , nel midollo osseo anche nel sangue circolante : PBMNC. Il PBMNC viene ottenuto per filtrazione del sangue del paziente e da cui si ottiene il prodotto autologo iniettabile nei tessuti lesionati. La metodica differisce dall’utilizzo del gel piastrinico in cui la iniezione è superficiale e realizzabile in sola anestesia topica ( anestetico in crema ) , mentre nella iniezione del PBMNC il prodotto va iniettato in profondità , sotto la fascia muscolare e , meglio , con sedazione del paziente . La iconografia presentata dall’azienda produttrice del Kit per il PBMNC documenta un incremento di vascolarizzazione arteriosa all’angiografia di controllo già dopo 3-4 applicazioni , ma la mia esperienza personale , clinicamente positiva al momento , necessita ancora di un più lungo follow up per un consenso definitivo.